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Perchè la brochure serve ancora. 5 buone ragioni

Avete già fatto il sito e vi state chiedendo se sia il caso di fare anche una brochure? La risposta è sì, va fatta.

Il nostro lavoro di agenzia pubblicitaria ci porta a realizzare almeno una brochure ogni settimana per aziende sempre diverse, attive in ogni settore, a cui normalmente facciamo anche il sito.

Nessuna di queste aziende potrebbe fare il proprio lavoro senza avere entrambi i supporti. L’accoppiata sito + brochure resta vincente, anche nell’epoca dei dispositivi mobili e delle app. Il cliente ama avere la possibilità di consultare sia l’uno che l’altra ed è importante che ci sia una certa coerenza grafica e di contenuti tra i due supporti.

A queste considerazioni se ne aggiungono anche alcune di tipo commerciale, le famose “5 buone ragioni” per cui vi sarà utile stampare una brochure:

  1. Lasciare una brochure cartacea dà più concretezza e credibilità al vostro messaggio.
  2. La brochure aiuta la vostra presentazione commerciale (i vostri agenti ve lo possono confermare).
  3. La brochure si può consultare senza dover accendere nulla, niente dispositivi, niente connessioni, niente da digitare. Basta sfogliarla.
  4. La brochure si può lasciare al cliente (non gli lascereste mai un tablet).
  5. La brochure lasciata al cliente continua a fare il lavoro persuasivo del venditore, è una sorta di “venditore pieghevole”.
Se vi state chiedendo a questo punto quali sono i segreti per realizzare una brochure che vende date un’occhiata a questi 5 consigli pratici
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Impara l’arte e mettila… online. Quando il museo è social

Storia Vs Tecnologia, antico contro nuovo: una questione vecchia come il mondo. Oggi ci si chiede se gli ebook possano sostituire i libri e quel buon odore di carta stampata, ieri gli appassionati del disco non riuscivano proprio ad abituarsi alla musica archiviata negli hard disk e da sempre libri, musei e cultura hanno rappresentato l’antitesi di smartphone, pc e applicazioni. Ma chi l’ha detto che le due cose non possano convivere assieme?

Nel caso del Museo Diocesano di Caltagirone succede qualcosa in più: il web e gli smartphone non solo coesistono perfettamente con le tavole del sedicesimo secolo ma ne valorizzano addirittura la bellezza.

Il sito che abbiamo realizzato per il Museo Diocesano di Caltagirone ha un’interfaccia estremamente di design che strizza l’occhio ai social network di ultima generazione, come Pinterest.

Le opere, la splendida location, le esposizioni vengono valorizzate con ampie immagini e raccontate in modo smart e curioso con il blog. I post alleggeriscono l’approccio all’arte che diventa più easy, giovane e interessante.

Il sito, inoltre, ha un’interfaccia responsive, cioè si trasforma automaticamente a seconda del dispositivo da cui ci si connette e viene visualizzato come un’app quando si usano tablet e smartphone.

Cosa ne pensate? Date subito un’occhiata su www.museodiocesanocaltagirone.it
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Marketing relazionale nel B2B, 3 passi per avere nuovi clienti (e non perderne nessuno)

Imprese che aiutano altre imprese. È il mondo del B2B, fatto di aziende e fatturati, servizi, mani che si stringono e sinergie che nascono. In una parola: relazioni. Chi per lavoro incontra ogni giorno altre aziende, sa che per vendere di più è indispensabile tenere vive queste relazioni e trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Altrettanto importante è sapere che cosa queste imprese si aspettano da voi. In poche parole: in che modo potete rappresentare per loro un’opportunità?

Saperlo non è semplice, e spesso il marketing si è concentrato soprattutto sul B2C, trovando strumenti sempre nuovi in grado di convincere consumatori finali a comprare una confezione di patatine in più al supermercato, senza pensare troppo a migliorare le relazioni, ad esempio, tra chi le patatine le produce e chi le distribuisce.

Noi di Reattiva, al contrario, crediamo tanto nelle imprese che aiutano le altre imprese da aver realizzato un vero e proprio metodo, attraverso il quale realizziamo il sogno di ogni imprenditore del settore B2B: restare sempre in contatto con il cliente, in modo che lui non si dimentichi mai di noi.

Il nostro metodo si sviluppa in tre, semplici passi:

  1. Create un database che contenga tutte le aziende vostre clienti, anche quelle che alla fine non siete riusciti a convincere. Magari, anche qualcuna che non avete mai contattato, ma che vi piacerebbe conoscere.
  2. Monitorate i bisogni delle aziende attraverso sondaggi, brevi ma frequenti. Sapere di che cosa hanno bisogno è indispensabile per capire che cosa potete vendergli!
  3. Mandate newsletter interessanti e, magari, divise per target. Non mandate noiosi elenchi di servizi e andateci piano con le “offerte”. Il cliente deve affezionarsi alla vostra newsletter e aprirla ogni volta: date loro informazioni di cui hanno davvero bisogno, e sarete sempre sul loro monitor, e nella loro mente.

Ti interessa scoprire qualcosa di più sul metodo Reattiva per il B2B? Contattaci e percorriamo insieme la strada verso il successo.