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Cattura l’attenzione con il real-time marketing: il caso Kenesix

Riuscire ad attirare l’attenzione del consumatore è un compito sempre più arduo per la comunicazione e la pubblicità. Ogni giorno, infatti, siamo continuamente stimolati da un flusso informativo talmente abbondante (dai social network ai media tradizionali passando per le app) che riuscire ad emergere diventa un’impresa sempre più difficile. Per sopravvivere al mare di notifiche e informazioni, l’utente medio tende a filtrare moltissimo e a “schermarsi” da buona parte dei contenuti attraverso passaggi superficiali su questi ultimi. Uno dei segreti per catturare l’attenzione è quella di usare l’attualità.

Parliamo di real-time marketing, ovvero – e qui citiamo il dizionario – di quell’ “approccio al mercato che fa leva sulla capacità aziendale di rispondere velocemente ad eventi e stimoli esterni”. Ceres ha fatto scuola in tal senso, trasformando ogni evento politico o di costume in qualcosa da fare proprio sui propri canali social, naturalmente utilizzando l’ironia. Il real-time marketing trova la sua isola felice sui social, proprio perché si basa sull’immediatezza degli eventi. Ma non solo.

Quando l’evento non si esaurisce nell’arco di qualche ora si possono utilizzare altri supporti. Noi, ad esempio, abbiamo cavalcato la mania “La La Land” che è cresciuta a dismisura fino a culminare con la gaffe della notte degli Oscar per realizzare delle affissioni 6X3. La creatività consiste nel prendere in prestito la forza di un evento anche per qualcosa di estremamente lontano a questo. Come nella nostra campagna per Kenesix, azienda che realizza sistemi di chiusura per finestre e porte, che si rifà a La La Land.

La collina dello sfondo è quella ormai iconica in cui ballavano Ryan Gosling ed Emma Stone. Il font utilizzato è lo stesso della locandina del film e l’headline “La La Finestra” prende in prestito l’ironia dei social che, nelle ultime settimane, hanno adottato il titolo per ogni esigenza (La La Laurea, La La L’ansia, giusto per citarne qualcuno).

Scopri come attirare l’attenzione al tuo brand con il real time Marketing.

Sensibilizzare con il reale: guarda lo spot Enpam

La campagna di sensibilizzazione è volta a creare e ampliare il consenso su tematiche di interesse sociale e, come nel caso di ENPAM, spesso è promossa da un ente pubblico. Il messaggio intende stimolare o rinforzare un comportamento positivo nei confronti di persone o cose ritenute di interesse comune.

L’ENPAM, Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici, ha chiesto il nostro aiuto per la realizzazione di uno spot video per invitare i medici a donare il proprio 5×1000 ai colleghi meno fortunati.

Trattare temi come malattie che spesso cambiano radicalmente la vita delle persone, non è mai semplice. Bisognava che noi in prima persona ci immedesimassimo in loro, provando ad immaginare cosa significhi convivere con determinate difficoltà che gravano sulla propria salute.

Ci siamo messi subito all’opera per la stesura dello storyboard e, approvato il progetto, abbiamo allestito un vero e proprio set fotografico all’interno della nostra agenzia per girare lo spot.

I tre protagonisti, non attori ma vere e proprie testimonianze legate all’ENPAM, hanno prestato la loro immagine a titolo gratuito e ci hanno permesso di realizzare un ottimo lavoro in pochissimo tempo. Due, tre o al massimo quattro ciack, e il risultato era già perfetto! Come veri professionisti, si sono messi in gioco e, fissando l’occhio della telecamera, hanno raccontato quanto per loro sia stato fondamentale il contributo dell’ENPAM. Grazie alle donazioni del 5×1000, infatti, hanno ripreso a vivere la propria quotidianità con il sorriso e in piena serenità.

Non è stato adoperato alcun tipo di artificio ma un linguaggio semplice, spontaneo, dritto al cuore degli utenti.

Lo spot video è stato pubblicato in rete da pochi giorni, con l’obiettivo di raggiungere in breve tempo il numero più alto possibile di medici. L’efficacia di una campagna sociale del genere si misura a partire dal numero di visualizzazioni del video e delle visite al sito internet, per poi passare all’analisi dell’andamento delle donazioni e delle richieste di informazioni ricevute. Noi siamo sicuri di riuscire ad ottenere grandi risultati. Voi cosa ne pensate?

 

Ecco come definire i giusti obiettivi aziendali con il metodo S.M.A.R.T.

Nel 1954, un certo Peter Drucker, spiegava ai business man come definire al meglio gli obiettivi di una campagna di comunicazione. Oggi, 63 anni dopo, siamo ancora allo stesso punto.

Tendenzialmente non ci piace troppo commentare studi accademici teorici e poco pratici, specie se così datati. Eppure, questa volta, sentiamo l’esigenza di riproporre questi concetti, ancora così attuali. Molti clienti che ci chiedono aiuto, infatti, ci chiedono di correggere delle strategie che non hanno portato alcun risultato proprio perché erano sbagliate fin dal principio. Molti imprenditori pensano di avere tutto e subito dalla comunicazione. Vogliono fatturare, aumentare i clienti e le vendite, migliorare la reputazione, essere riconoscibili, diventare memorabili, presentarsi in modo accattivante, avere un tono “emotional”, instaurare una relazione con i clienti, comunicare dei valori (e potremmo continuare ancora a lungo).

PRIMA REGOLA: per ottenere dei risultati bisogna avere degli obiettivi chiari, definiti, misurabili.

Solo se sai precisamente dove arrivare puoi pensare a come raggiungere tale meta (e puoi verificare il tutto all’arrivo).

Il metodo di cui vi parlavamo all’inizio si chiama S.M.A.R.T. ed è un acronimo tanto semplice quando efficace.

S (specific)
Un obiettivo deve essere innanzitutto quanto più specifico e preciso possibile. Mai generalizzare. Tutto deve essere tangibile.

M (measurable)
L’obiettivo deve poter essere espresso numericamente. “Voglio vendere di più” non è un obiettivo. “Voglio aumentare le vendite di tale prodotto del 10%” lo è.

A (achievable)
Ovvero raggiungibile. Puoi definire tutti gli obiettivi che vuoi ma la concretezza è la componente che fa la differenza tra sogni e ambizioni. Il tuo obiettivo deve essere quindi realistico e commisurato alle risorse e alle capacità di cui disponi.

R (relevant)
Raggiungere un obiettivo significa investire tempo e denaro. Ne vale davvero la pena? Riflettici bene e analizza i costi e i benefici.

T (Time-based)
Ogni obiettivo deve avere una scadenza e prevedere diversi step di verifica. “Voglio aumentare le vendite di tale prodotto del 10% ENTRO SEI MESI”.

Una volta che hai chiari tutti questi concetti puoi pensare alla comunicazione.

Parliamone insieme…

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