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Racconta la tua storia per vendere di più

Quante volte vi è capitato di non ricordare cosa avete mangiato per pranzo? Eppure, se oggi vi chiedessi di raccontarmi come avete conosciuto la vostra compagna o il vostro compagno, probabilmente ricordereste anche il colore delle scarpe che indossava. Questo succede perché la nostra memoria tende a ricordare con più facilità storie e narrazioni. È così, in fondo, che siamo abituati a pensare e catalogare i nostri ricordi: per racconti e per storie.

È per questo che le campagne elettorali più efficaci degli ultimi anni, o le campagne pubblicitarie di Coca Cola o Apple, usano le storie per descrivere i prodotti. La storia di una ragazza che decide di allenarsi per rimettersi in forma e lo fa grazie a un’app dello smartphone, o quella di una famiglia che si ricongiunge grazie alla webcam di un tablet.

Si chiama storytelling, e vi permette di entrare direttamente in contatto con la memoria  del vostro potenziale cliente, raccontandogli la vostra storia. La storia del brand, dei valori che l’hanno generato, della passione che vi ha permesso di raggiungere il successo e delle difficoltà che avete dovuto affrontare per portare a termine il vostro sogno di imprenditori. Ma non solo, anche la storia dei vostri clienti, di chi aveva un problema e adesso non ce l’ha più, o di chi aveva un’ambizione e l’ha raggiunta grazie a voi.

Ecco due cose che dovete sapere per raccontare bene la vostra storia:

  • Conoscete bene il vostro target: che tipo di storie piacciono ai vostri clienti? Stanno spesso al computer, sui social networks o partecipano a convegni di settore? Saperlo è indispensabile per raccontare la storia giusta e farla arrivare davanti ai loro occhi.  Scegliete se raccontare la vostra storia solo sul web, nel vostro sito e nel vostro blog, o anche in una brochure o, perché no, un libro.
  • Raccontate la verità: i vostri clienti non sono creduloni, e soprattutto meritano sincerità e rispetto. Raccontate davvero la vostra storia, senza omettere difficoltà ed errori. Come succede gli ostacoli che affronta il protagonista di ogni buon romanzo, saranno preziosi per rendere più avvincente il vostro racconto. Cercate di essere il lieto fine in cui sperano.

Regalate una storia avvincente ai vostri clienti, e ogni tanto rendeteli protagonisti. Loro ricambieranno facendo il tifo per voi.

Game magazine: ecco come la pubblicità diventa attiva

reattivamentecopertineSapete qual è l’obiettivo più ambizioso che ogni pubblicità cerca di raggiungere? Catturare l’attenzione di un passante, di un cliente, di uno spettatore svogliato. Le vendite del prodotto e la popolarità del marchio, per quanto fondamentali, arriveranno dopo.

Solitamente il destinatario di ogni campagna pubblicitaria è passivo. Lo immaginiamo mentre vede sfrecciare dal finestrino della sua auto un cartellone che avrà – in buona parte dei casi – dimenticato dopo un paio di metri, nella stessa vettura in cui, in sottofondo, si diffonde uno spot a cui non sta prestando molta attenzione. Ogni persona viene bombardata ogni giorno da volantini, brochure, affissioni, spot radio e tv. I più interessanti si faranno notare raggiungendo il potenziale cliente passivo. Uno su mille ce la fa!

E se invece si cambiassero le carte in tavola? Immaginate una campagna pubblicitaria in cui il destinatario ha un ruolo attivo, una pubblicità che non va dal cliente ma che viene raggiunta da quest’ultimo che la cerca, la usa e ne rimane pure soddisfatto. Si chiama Advergame ed è un format che ogni anno vendiamo con successo ai più importanti centri commerciali d’Italia. Nell’ultimo mese, ad esempio, lo hanno acquistato Centro Sicilia (Catania), Centro Commerciale Due Mari (Cosenza) e Centro Commerciale Cuore Adriatico (Civitanova Marche). Ma di che stiamo parlando?

Si tratta di un game magazine tascabile, uno di quei giornali “di alleggerimento” dal sapore fresco ed estivo da sfogliare sotto l’ombrellone. L’advergame è un format che prevede giochi di enigmistica, quiz, test, brain trainer e altri rompicapo irresistibili che vanno tanto di moda durante la bella stagione (avete presente il quiz pomeridiano che Raiuno propone ad ogni estate?). La novità è che le parole da inserire, le soluzioni e le definizioni hanno a che fare con i prodotti, l’insegna e le marche di un punto vendita del centro commerciale e con il Centro stesso (ma si può adattare a qualsiasi attività). Con l’advergame la pubblicità diventa un gioco, un’attività ludica che coinvolge il destinatario. Succede quindi che, alla fine del gioco, ci si sentirà soddisfatti per aver completato un rompicapo e si saranno fissati ben in mente il nome del negozio, quello di cui si occupa, cosa vende e il centro commerciale di riferimento. Magari nella stessa pagina si troveranno anche dei coupon sconto. Così, oltre ad aver acquisito popolarità, il punto vendita acquisirà anche nuovi clienti.

reattivamente dettaglio

Oltre ai giochi, naturalmente, ci sono curiosità, notizie incredibili, interviste ai direttori di punti vendita che offrono consigli sulle nuove tendenze in materia di abbigliamento ed estetica o sull’ultima meraviglia tecnologica. Il magazine è gratuito, viene distribuito non solo all’interno ma soprattutto all’esterno, nelle spiagge, tra i bagnanti. Il Game Magazine trascina dalla spiaggia al centro, ogni anno, migliaia di persone e viene letto da un numero incredibile di potenziali clienti (immaginate quante teste ci sono sotto lo stesso ombrellone). Ecco come si cambia il modo di fare pubblicità.

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Come una newsletter può rivoluzionare il tuo business: ecco quello che devi sapere

Lì fuori, magari dietro qualche schermo, ci sono centinaia di migliaia di nuovi potenziali clienti. Sono gli stessi che cercano sul web i tuoi prodotti. Puoi aspettare che loro vengano da te (lo puoi fare facendo in modo che trovino il tuo sito con una buona strategia di SEO) oppure puoi raggiungerli tu.

Definire una newsletter una semplice mail è estremamente riduttivo. Una newsletter è un notiziario scritto o per immagini inviato periodicamente tramite posta elettronica. Cosa metterci dentro questo “notiziario”? Beh, dipende innanzitutto dai destinatari.
La prima cosa da considerare è infatti la mailing list. Fai una lista con gli indirizzi mail dei clienti che conosci già, recupera altri indirizzi sui social network o nei siti ufficiali e dai la possibilità agli utenti di iscriversi dal tuo sito. Ricorda, un database di contatti profilati è un tesoro prezioso per la tua azienda!

A questo punto puoi procedere con la realizzazione del notiziario, della newsletter.
La cosa più importante che devi tenere a mente è che non devi essere troppo autoreferenziale. Se la newsletter diventa una comunicazione pubblicitaria i tuoi utenti le faranno fare la stessa fine di un volantino, si cancelleranno in fretta e non ti leggeranno più. Devi offrire qualcosa, un benefit, per ottenere successo…

Nella tua newsletter puoi inserire dei consigli per i professionisti che hai nella mailing list, dei suggerimenti per migliorare la loro attività. Qualcosa che spieghi “Come fare”, che sia utile. Questo potrebbe essere anche l’oggetto della tua mail, fondamentale per non farti subito cestinare. Poi, in coda, puoi inserire anche info di carattere commerciale (prodotti, news, comunicazioni, eventi) ma devi innanzitutto essere utile.

Ecco 5 trucchi per fare si che la tua newsletter non venga cestinata.

Quali sono i vantaggi?
Una newsletter ti permette di aumentare la popolarità della tua azienda e di raggiungere nuovi potenziali clienti, quasi meglio di un team di account.
Aumenteranno esponenzialmente le visite al tuo sito e l’attenzione verso il tuo brand.
Inoltre, se utilizzi un sistema per il tracciamento delle statistiche (quasi tutti i plugin li offrono, quello creato da Reattiva è molto completo) sarai in grado di capire cosa effettivamente è interessante per i tuoi clienti. Potrai vedere chi ha cliccato in una determinata sezione o notizia della newsletter ed eventualmente contattarlo per offrirgli un prodotto o servizio che possa soddisfare le sue esigenze.

Alcuni esempi di Newsletter

Un nostro cliente, per cui realizziamo una newsletter settimanale, una volta ci disse: “I clienti bisogna trovarli e non puoi disturbare un imprenditore occupato da mille pensieri, soprattutto coi tempi che corrono, con la presenza continua di un agente commerciale. Ci sono tanti canali da sfruttare, il web ad esempio. Ti mando una newsletter e la apri quando hai tempo o quando ti serve il mio aiuto. Il cliente ha un atteggiamento attivo, ti cercherà – anche semplicemente su Google – e dovrà trovarti, preparato nel migliore dei modi”. Non sei d’accordo anche tu? 

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