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Krea: quando l’essenziale è “visibile” agli occhi

Chi l’ha detto che esagerazione è sinonimo di bellezza e utilità? Il miglior risultato si ottiene quando si produce qualcosa di essenziale e perfetto per le sue funzioni.

È quello che abbiamo fatto per Krea, un’azienda di design specializzata in progettazione d’interni e arredamenti per spazi commerciali, uffici, ristoranti, hotel.

Il genio Ludwig Mies van der Rohe utilizzò il principio di “Less is more” come fondamento di una nuova architettura, non più sfarzosa e complessa. Noi abbiamo scelto il design minimal e funzionale per “kreare” una brochure elegante, essenziale ed esclusiva. Perché minimal non vuol dire semplice.

Frasi concise e suggestive per raccontare un mondo dove i luoghi diventano esperienze, le idee diventano tendenze e il brand diventa immaginazione. Immagini belle da guardare, fondamentali per raccontare.

L’utente fluisce il messaggio in modo semplice e immediato, sfoglia un breve e intenso racconto, senza mai annoiarsi.

Poche pagine, poche parole, tante forme. Soluzioni concrete e bellezza che funziona, per vestire l’azienda e creare un mondo intorno al brand. Un progetto “bello” ed “efficace”. Dai un’occhiata…

5 tendenze che un buon imprenditore dovrebbe seguire

Una delle domande che sempre più spesso gli imprenditori ci rivolgono è: “Quali sono i nuovi settori su cui puntare?”. In un mercato sempre più saturo e competitivo, avere la risposta a questa domanda non è semplice. Vogliamo però riportarvi quelle che sono le tendenze d’anticipare o da percorrere (perché spesso si è già in ritardo) per il 2017 stilate da Ninja Marketing (e che noi condividiamo). Date un’occhiata…

1 – LANCIARSI SU WEB E SOCIAL
Sembra davvero impensabile che nel 2017 questo debba ancora essere un proposito ma ci sono moltissime aziende che hanno ancora paura di mettersi in rete. Anche la più piccola delle botteghe deve avere una presenza strategica online.

2 – DEFINIRE IL PERSONAL BRANDING
In un mercato sempre più competitivo per i professionisti, avere un modello di sviluppo che sappia far cogliere tutte le opportunità al professionista intendendolo come una marca è fondamentale.

3 – VALUTARE IL LAVORO DA REMOTO
Molte grandi aziende stanno assumendo collaboratori flessibili in grado di consegnare dei progetti comodamente da casa. Gli strumenti di condivisione, le agende virtuali, le app di videoconferenza fanno il resto.

4 – IL CROWDFOUNDING
Esistono parecchi siti che ti permettono di presentare un progetto per raccogliere dei fondi da sostenitori interessati. Ci sono inoltre diverse piattaforme di prestito online per le imprese che connettono queste ultime con gli investitori.

5 – PUNTARE SUI VIDEO
A livello di contenuti è lo strumento più forte per trasmettere informazioni e dialogare con il tuo target.

Se vuoi capire come sviluppare questi consigli, parliamone insieme.

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Io Catania non l’appizzo: quando il sociale diventa social

Le campagne di sensibilizzazione sono finalizzate a creare e ampliare il consenso su tematiche di interesse sociale. Spesso, questo tipo di comunicazione viene orientata al buonismo, al populismo, all’evidenza dell’ovvio. Per questo, uno dei compiti principali delle campagne pubblicitarie a tema sociale è quello di farsi notare dall’utente, non annoiare, trasmettere dei messaggi sociali forti con una comunicazione brillante, che non sia necessariamente ingessata o istituzionale.

Ci siamo posti questi obiettivi nel pensare a una comunicazione finalizzata al reclutamento di volontari per Addio Pizzo Catania, la popolare onlus che si occupa di promuovere la cultura della legalità in un territorio martoriato dal racket e dalle estorsioni agli onesti cittadini. Il legame con il territorio fa il paio proprio con l’ironia perché il claim su cui si regge l’intera operazione di comunicazione è “Io Catania non l’appizzo”, un termine quest’ultimo molto noto ai catanesi in quanto “appizzo” significa “rovino” ed è un chiaro riferimento al “pizzo” intenso come estorsione mafiosa.

Un claim che punta alla pancia con ironia e invita all’azione, a fare qualcosa di concreto, pone i cittadini nella consapevolezza che si può essere parte attiva nel processo di riqualificazione cittadina, che si può fare la propria parte diventando dei volontari.

La campagna è stata declinata, oltre che in affissione, anche sul web e sui social. È proprio su questi canali che è possibile avere quanta più visibilità possibile e intercettare un target attivo e trasversale direttamente dagli smartphone. “Io Catania non l’appizzo” è diventata un video su Youtube, una landing page di reclutamento sul sito ufficiale di Addio Pizzo Catania, ma soprattutto una serie di campagne social su Facebook, Instagram e Twitter. E in poche ore ha mostrato subito la sua efficacia raggiungendo migliaia di persone.